Quando parliamo di disturbi d’ansia, entriamo in una categoria di problematiche che racchiude alcuni dei disturbi più noti e diffusi tra la popolazione.
Rientrano tra i disturbi d’Ansia: l’attacco di panico, con e senza agorafobia, l’agorafia senza attacco di panico, la fobia, che può essere specifica e sociale, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo d’ansia generalizzato il disturbo acuto da stress.
Sicuramente i primi disturbi che appartengo a questa categoria sono i più noti e famosi, alcuni di questi sono entrati nel nostro gergo comune, come la parola fobia, stress, ecc…
Ognuno di questi disturbi rientra infatti in una unica categoria, i disturbi d’ansia, e quindi come possiamo definirla? L’ansia rappresenta l’espressione di un conflitto interno che è importante indagare al fine di poterlo rielaborare. Il suo fine è quello di fungere da campanello dall’allarme, lanciato dall’Io, che avverte la persona di un pericolo che deve essere individuato. In questi disturbi, le aree di funzionamento generale della persona, sono conservate, infatti l’Io continua a svolgere le sue funzioni, anche se con un certo disagio e difficoltà. Il rapporta con la realtà è mantenuto, a differenza di altri disturbi dove le aree di funzionamento generale ed il rapporto di realtà sono profondamente compromesse, impendendo un normale svolgimento della vita normale.
L’attacco di panico, come abbiamo detto prima, è uno dei disturbi che appartiene alla categoria dei disturbi d’ansia. Si manifesta in un breve periodo di tempo, all’interno del quale la persona viene travolta da un forte stato di terrore, che spinge il soggetto a cercare la fuga di fronte ad un pericolo non definito, ma percepito come terrificante e catastrofico. I sintomi sono diversi, il DSM-IV, manuale psicodiagnostico internazionale, ne specifica diversi, spiegando che l’attacco di panico , per essere diagnosticato ne deve prevedere la presenza di almeno quattro dei sintomi indicati ( palpitazioni, sudorazione, tremori, dispnea, dolore al petto, nausea, sensazione di stare per morire, vertigini, perdita di controllo, svenimento, instabilità senso di irrealtà, sentirsi staccati da se stessi, paura di impazzire, brividi, formicolio, vampate di calore).
Nella storia delle persone che soffrono di tale disturbo, sono spesso presenti degli eventi stressati, o la separazione da figure significative prima dell’insorgenza dell’attacco di panico. Secondo la psicodiagnostica, la difficoltà che incontra la persona è l’incapacità di far riferimento ad una immagine interna positiva il cui scopo è quello di contenere l’ansia. Il nodo centrale negli attacchi di panico, è un conflitto, non rilevato dal soggetto a livello conscio e che risulta essere al causa dell’insorgenza dei sintomi. Importante risultano essere anche le tematiche legate alla separazione e alla dipendenza, spesso i veri nodi del conflitto irrisolto.
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Psicologo e Psicoterapeuta a Roma
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Laurea in psicologia clinica e di comunità
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